martedì, settembre 09, 2008

Chi rispetta il copyright di Wikipedia?

E già: quante persone tra quelle che utilizzano gli articoli dell'enciclopedia più grande del web rispettano il copyright? Ho fatto una piccola ricerca: migliaia di utilizzazioni, ma tutte illegittime!

Provate a digitare in un motore di ricerca "tratto da Wikipedia": vi appariranno migliaia di utenti (quelli che citano la fonte: una minoranza!) i quali ritengono che menzionare Wikipedia sia sufficiente. Nulla di più sbagliato.

Gli articoli di Wikipedia, infatti, non sono nel pubblico dominio ma sono rilasciati con licenza GFDL: e dunque la licenza deve essere sempre indicata.

Ma attenzione, indicare la licenza non basta!

Wikipedia, infatti, chiede che vengano sempre citati i 5 maggiori contributori dell'articolo utilizzato.
L'impresa è quanto mai ardua: per capire chi siano i 5 maggiori contributori è necessario leggersi tutta la cronologia (non basta osservare la quantità di bit modificati, perché potrebbe ben trattarsi di vandalismi o modifiche non rilevanti). E ci sono articoli che hanno una cronologia lunghissima!

Ora voi potreste dire: volendo si può rispettare il copyright di Wikipedia. E' vero. Volere è potere. Ma la domanda è: quanti sono a conoscenza della regola suddetta? E quanti, tra quelli che la conoscono, la rispettano?

Non capisco: ci scervelliamo per progettare riforme del diritto d'autore, per andare oltre questo diritto d'autore... ma non ci rendiamo conto del fatto che noi stessi, consapevoli o meno, lo abbiamo già superato. E lo abbiamo superato, ancor prima di entrare nel cyberspazio, quando, per poter studiare, fotocopiavamo i libri!
Apriamo gli occhi: il copyright sta morendo come gli alieni ne "La Guerra dei Mondi" (lo stiamo espellendo naturalmente come un corpo estraneo). La legge non muore quando viene abrogata, muore quando nessuno è in grado di rispettarla e quando lo Stato non è in grado di farla rispettare! La legge muore quando c'è una discrepanza tra la società civile e l'ordinamento giuridico, quando i principi costituzionali (pensate, ad esempio, all'art. 33: l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento) restano lettera morta: allora è tempo di riprenderci la nostra libertà... e, per fortuna, siamo fatti per essere liberi.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho avuto certe esperienze su wikipedia che te le raccomando! Licenze libere...... ma imparassero l'educazione! Sarebbe già tanto!!!